CONGIUNTIVITI ALLERGICHE
Segni e sintomi delle
malattie oculari allergiche IgE-mediate: prurito, iperemia congiuntivale bilaterale,
chemosi congiuntivale, edema periorbitario, secrezione mucosa. Frequente
associazione con malattie allergiche respiratorie. Anamnesi: la stagionalità suggerisce possa trattarsi di
allergia a pollini o erbe o fiori, mentre la forma perenne solitamente è
causata dagli acari della polvere di casa o da muffe o da animali domestici; il sintomo principale di tutte le
congiuntiviti allergiche è il prurito, specie in fase acuta; la fotofobia - con o senza riduzione del visus
- è indice di cheratite; ricordare che l'uso di antistaminici può
alterare il quadro clinico; valutare l'eventuale concomitanza di altre
malattie allergiche (asma, eczema) e l'eventuale uso di lenti a contatto
(allergia o intolleranza ai liquidi di lavaggio-conservazione). Tre tipi
di reazione congiuntivale: follicoli: piccoli noduli pallidi
rilevati, più evidenti a livello della congiuntiva tarsale inferiore; papille: sono meno specifiche, appaiono
come punteggiature rossastre vascolarizzate; papille giganti: meno comuni e più
specifiche, hanno un diametro superiore ad 1 mm, la parte superiore è a cupola
o piana e le grandi papille poligonali danno l'aspetto ad acciottolato romano
tipico della forma primaverile. CLASSIFICAZIONE E TRATTAMENTO Congiuntivite
allergica stagionale o febbre da fieno: trattamento
della rinite e della congiuntivite allergica con farmaci
stabilizzanti di membrana e antistaminici, assunzione di
antistaminici non sedativi, eventuale aggiunta di corticosteroidi
e decongestionanti. In caso di scarsa risposta alla terapia o di
effetti collaterali inaccettabili, si potrà ricorrere
all'immunoterapia. Congiuntivite
allergica perenne: il primo
provvedimento consiste nell'adottare tutte le misure necessarie
alla riduzione dell'allergene. Sono utili gli antistaminici e se
questi non sono sufficienti può essere considerata
l'immunoterapia. Cheratocongiuntivite
atopica: i composti che più
frequentemente causano una dermatocongiuntivite da contatto sono:
neomicina, thiomerosal, benzalconio, tropicamide, atropina.
Utilizzare steroidi topici per brevi periodi, antiallergici,
impacchi freddi. cheratocongiuntivite
atopica Cheratocongiuntivite
primaverile (Vernal keratoconjunctivitis):
più frequente nei bambini e negli
adolescenti, specie maschi. Si presenta solitamente in
primavera-estate, ma nei casi più severi può essere perenne. Il
prurito è intenso, la secrezione mucosa è importante, sono
classiche le papille giganti della congiuntiva tarsale.
Rappresenta una forma severa di congiuntivite con sintomi e
sequele anche gravi. Il trattamento consiste nell'uso aggressivo
di stabilizzatori di membrana, antistaminici, inibitori degli
eosinofili. Nei casi più severi sono indicati gli steroidi (clobetasone,
fluorometolone, desonide). La ciclosporina 2% in collirio può
ridurre notevolmente la sintomatologia, ma soprattutto consente di
ridurre l'utilizzo degli steroidi (agente steroide-risparmiante).
E' preferibile utilizzare colliri in monodose senza conservanti.
Sono utili e confortanti i lavaggi e gli impacchi con soluzione
fisiologica fredda.
cheratocongiuntivite
primaverile Congiuntivite
gigantopapillare: è fondamentale il
trattamento enzimatico frequente delle LAC; solitamente
regredisce alla sospensione dell'uso delle LAC. Possono essere
utilizzati colliri antiallergici.